Intendi accettare la salvezza di Dio degli ultimi giorni?

Ho sentito una storia del genere quando ero bambina: una folla di scimmie scendeva spesso da una montagna per mangiare furtivamente il cibo degli agricoltori, cosa che li faceva molto arrabbiare. Una sera, a qualcuno venne una buona idea per affrontare questo problema. Costui suggerì di mettere di fronte al cancello di ogni famiglia una bottiglia contenente noccioline, e di legarla saldamente con una corda. Se avesse voluto raggiungere le noccioline nella bottiglia, la scimmia avrebbe dovuto stringere il pugno. E, dopo, non sarebbe riuscita a tirar fuori la mano, per via del collo stretto della bottiglia. Poteva estrarre la mano solo se lasciava andare le noccioline. Di conseguenza, il mattino dopo, davanti alla bottiglia di ogni famiglia c’era una scimmia seduta e ognuna di loro era nella posizione di stringere in mano le noccioline nella bottiglia.

Sebbene la storia sia breve, il suo significato è profondo e importante. L’avidità è una malattia comune nell’essere umano. A volte, se ci impossessiamo di ciò che vogliamo e non lo lasciamo andare, ciò ci causerà stress, angoscia e persino la morte. Soprattutto in questo momento storico, dominato dal materialismo e con una tendenza malvagia ad ammirare notorietà, tornaconto personale e posizione, ci sono persone che decidono sin dall’infanzia di cambiare il loro destino con le proprie stesse mani, per diventare eccezionali e ottenere fama, tornaconto personale e una posizione di rilievo. Ad esempio, per essere accettati da università famose e riuscire così ad avere in futuro un lavoro ammirato dagli altri, alcuni studenti affrontano un decennio di duro studio, ma vengono poi bocciati all’esame di ammissione. Di conseguenza, perdono la speranza di vivere e non provano più interesse per nulla. Oltre a ciò, alcuni giovani arrivano a porre volontariamente fine a una vita breve, vuota e dolorosa. Tutti coloro che sono riusciti a entrare nella società e, lottando, vogliono avere una carriera di successo, compiono sforzi faticosi anche a spese della propria salute e dei propri anni preziosi. Nell’ottica di questa tendenza sociale volta a porre sempre più l’accento su una concorrenza irrealistica, la gente non si accontenta di vivere comodamente. Con l’obiettivo di abitare in case in stile straniero, di possedere auto di lusso, di avere migliori e più divertimenti, molte persone non risparmiano sforzi per guadagnare denaro con gli straordinari, alcune addirittura assumendo due o tre lavori part-time, pagando ciò con la propria fatica fisica e mentale. Ci sono anche individui che si impegnano nella concorrenza commerciale e in lotte politiche. Quando non possono raggiungere i propri obiettivi attraverso sforzi e sudore, essi tradiscono la loro integrità e la moralità. Possono fare qualsiasi cosa per raggiungere tornaconto personale e posizione, attuando spesso vari scambi di denaro e sesso per il potere.

La vita dell’uomo è transitoria. Non veniamo al mondo solo per ricercare denaro, posizione, fama e guadagno. L’uomo persegue svaghi passeggeri, non ha cura della propria vita e non ricerca il significato e il valore dell’esistenza. Come se non bastasse, anche dopo aver ottenuto gli effimeri comfort materiali a cui ambiscono, le persone si sentono vuote e indifese, senza obiettivi e direzioni di vita. Questo fatto è riconosciuto da tutti.

Una volta ho sentito da un mio amico una storia su un ricco personaggio. Questo uomo benestante, giovane e capace, operava nel campo degli affari. Per ampliare la sua impresa, egli era impegnato a 360 gradi e ogni giorno seguiva personalmente ogni singola attività svolta. Purtroppo, quando giunse alla mezza età, il ricco improvvisamente si ammalò di cancro. Sdraiato nel suo letto d’ospedale, pronunciò le sue ultime parole e disse con pentimento che, ripensando alla vita umana, non avrebbe mai più agito come uno schiavo di fama e guadagno e che, se avesse avuto una seconda possibilità, non avrebbe voluto giacere in un letto d’ospedale ad attendere la morte. Se il tempo avesse potuto tornare indietro, egli avrebbe preferito scambiare la ricchezza con la salute, avere una vita nuova e ricercare il vero significato e il valore dell’esistenza umana. … Sono sicuro che è possibile esprimere parole del genere, a condizione di avere esperienze vere e consapevolezza della vita. Ciò che addolora è che tali parole giungano al prezzo della vita.

Di solito non si apprezza quel che si ha fino a quando non lo si perde. Quando la sua vita non è minacciata e non giunge al termine, l’uomo si comporta come quelle scimmie avide, che lottano e combattono a ogni costo per un piacere materiale immediato. Tuttavia, egli torna in sé quando è in pericolo: rispetto alla vita, posizione, fama e guadagno sono inutili e privi di valore. Il Signore Gesù dice: “E che gioverà egli a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua? O che darà l’uomo in cambio dell’anima sua?” (Matteo 16:26). Dio onnipotente dice: “Le cose cui le persone tengono sono la famiglia, i soldi e la fama; le considerano gli elementi più preziosi della vita. Tutti si lamentano del proprio destino, eppure relegano ancora in un angolo della mente i quesiti più urgenti da esaminare e da capire: perché l’uomo è vivo, come dovrebbe vivere, qual è il valore e il significato dell’esistenza. Per tutta la vita, a prescindere dalla sua durata, le persone corrono qua e là in cerca di fama e di fortuna, finché la giovinezza non vola via, finché non diventano grigie e rugose; finché non capiscono che la fama e la fortuna non possono arrestare la discesa verso la senilità, che il denaro non può riempire il vuoto del cuore; finché non comprendono che nessuno è esente dalla legge della nascita, dell’invecchiamento, della malattia e della morte, che nessuno può sfuggire a ciò che il destino ha in serbo. Soltanto quando sono costrette ad affrontare l’ultimo momento cruciale della vita comprendono che, anche se si è milionari, anche se si è privilegiati e di alto rango, non si può sfuggire alla morte, che ognuno tornerà alla sua condizione originaria: un’anima solitaria che non possiede nulla. […] La fama e la fortuna che una persona acquisisce nel mondo materiale danno una soddisfazione temporanea, un piacere passeggero, un falso senso di tranquillità, e fanno smarrire la strada. Così le persone, mentre si dibattono nel vasto mare dell’umanità, agognando la pace, il conforto e la tranquillità del cuore, vengono ripetutamente inghiottite dalle onde. Quando le persone devono ancora rispondere alle domande fondamentali – da dove vengono, perché sono vive, dove stanno andando eccetera –, finiscono per essere sedotte dalla fama e dalla fortuna, fuorviate e controllate da esse, irrimediabilmente smarrite. Il tempo vola; gli anni passano in un batter d’occhio; prima che una persona se ne renda conto, ha detto addio agli anni migliori della sua vita. […]” (“Dio Stesso, l’Unico III” in La Parola appare nella carne).

Le parole di Dio mettono in luce con chiarezza la situazione attuale, in cui l’umanità, dominata da Satana, si preoccupa solo di sgomitare per ottenere fama e guadagnare denaro. Chi non sa adorare Dio non conosce il valore e il significato dell’esistenza. Costui è come quelle scimmie che afferrano i vantaggi e non li lasciano andare, per perdere infine la vita. Un giorno, denaro, posizione, fama e guadagno svaniranno come fumo e sarà impossibile ottenere la vita eterna. Abbiamo una sola esistenza. Senza vita, cosa si può fare? Quando ci si trova ad affrontare la perdita della vita, cosa si può portare con sé? È questo il tipo di esistenza che si vuole, in cui non si porta con sé nulla alla nascita e non si porta via nulla alla morte? La vita è breve. Anche se si è goduto il piacere effimero assicurato da posizione, fama e guadagno, tuttavia non si sa dove siano la fonte dell’esistenza, e la sovranità e la disposizione del Creatore sul destino dell’umanità. Quando ci si confronta con la morte, i sentimenti di paura e solitudine nel profondo del cuore non possono essere rimossi da alcun possesso materiale. Dio onnipotente dice: “[…] sotto l’autorità di Dio ogni persona accetta attivamente o passivamente la Sua sovranità e le Sue disposizioni e, per quanto lotti nel corso della vita e per quante strade tortuose percorra, alla fine tornerà nell’orbita del destino che il Creatore ha tracciato per lei. Questa è l’insuperabilità dell’autorità del Creatore, il modo in cui la Sua autorità controlla e governa l’universo. […]”.

Se uno di voi è ancora insoddisfatto di come stanno le cose, credendo di avere qualche competenza o capacità speciale, e pensando ancora di poter essere fortunato e cambiare le circostanze attuali o evitarle; se tenti di modificare il tuo destino mediante lo sforzo umano e quindi di distinguerti dagli altri e di conquistare fama e fortuna, ti dico che ti stai complicando la vita, che stai soltanto cercando guai e che ti stai scavando la fossa da solo! Un giorno, prima o poi, scoprirai che hai fatto la scelta sbagliata, che i tuoi sforzi sono stati vani. La tua ambizione, il tuo desiderio di lottare contro il destino e la tua condotta erronea ti condurranno lungo una strada di non ritorno, e per questo pagherai un caro prezzo. […] Coloro che, nell’opera di Dio, riescono ad accettare la Sua prova, la Sua sovranità, che si sottomettono alla Sua autorità e acquisiscono gradualmente un’esperienza reale delle Sue parole, avranno raggiunto una vera conoscenza della Sua autorità, una vera comprensione della Sua sovranità e si saranno davvero sottomessi al Creatore. Soltanto simili persone saranno state salvate veramente. […]” (“Dio Stesso, l’Unico III” in La Parola appare nella carne).

L’essere umano è reso torpido e ignorante dalla corruzione di Satana, e non comprende di essere stato originariamente creato da Dio, e ancor più non capisce che il suo destino è da Lui controllato. Quindi, dopo essere stato confuso dalla tentazione di posizione, fama e guadagno, l’uomo non ama più la vita donata da Dio, né tanto meno sa che il significato dell’esistenza degli esseri creati non è perseguire notorietà e guadagno, ma adorare il Creatore. Oggigiorno, il Dio incarnato è disceso di nuovo nel mondo e ha conferito all’uomo tutte le verità di salvezza per liberarsi dall’influenza di Satana. Egli rivela quelli che sono gli amari risultati, recati della lotta contro di Lui, per ottenere fama e guadagno nel corso della vita, permettendo all’uomo di individuare con chiarezza gli effetti tragici di un’esistenza sotto l’influenza di Satana. Allo stesso tempo, Dio indica qual è il vero modo di esistere, che è sottomettersi nuovamente al Creatore, obbedendo a tutti i Suoi approntamenti e alle Sue disposizioni per il destino degli esseri umani, conducendo un’esistenza conforme alle Sue parole e percorrendo il giusto sentiero di timore verso Dio e di avversione per il male.

Ascoltando il Vangelo del Regno di Dio Onnipotente, l’uomo intelligente sceglierà di giungere innanzi a Lui e di adorarLo, di accettare la guida e il sostegno delle Sue parole, di ricevere le Sue cure e il Suo comando, e di veder realizzato il vero valore della vita umana. Se coloro che interpretano ancora il denaro come la loro vita e amano lo status e il potere continuano a lottare per i piaceri fisici, le onorificenze e la vanità, e respingono la salvezza di Dio, essi perderanno l’ultima opportunità di salvezza approntata da Lui per l’umanità. La Sua opera di redenzione non dura per sempre, ma ha un limite temporale. Mentre essa sta volgendo al termine, alcuni scelgono di ricercare la verità, di seguire le orme di Dio e di ricevere le Sue benedizioni; altri bramano ancora ossessivamente la vanità, la notorietà e il guadagno. Scelte differenti conducono a differenti finali. Hai deciso se vuoi accettare l’ultima salvezza di Dio?

Intendi accettare la salvezza di Dio degli ultimi giorni?ultima modifica: 2018-12-12T17:56:12+01:00da cartina888
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