In che maniera è possibile ritrovare il proprio io?

Traduzione di Maria Rosaria Leggieri

Ho letto una piccola storia su Internet che è molto particolare:

Se il trattino obliquo superiore viene eliminato dal carattere cinese “我” (wo, “Io”), si trasformerà in un’altra parola e cioè nel carattere cinese “找” (zhao, “trova”). Per recuperare quel trattino obliquo, riguardante la parola di quel carattere cinese ho chiesto a molte persone, “A cosa potrebbe far riferimento se cancellassi quel trattino obliquo?” Mi è stato detto che esso rappresentava i soldi, il potere, la reputazione, l’onore, gli stipendi, i voti o qualsiasi altra cosa…

 

Questa storia descrive in realtà la nostra vita reale. Sin dal momento in cui siamo venuti in questo mondo, siamo stati trascinati nel vortice della fama, del profitto, dell’onore, del potere e del denaro. Gli uomini d’affari inseguono i soldi; i soldati inseguono l’onore; i politici inseguono il potere; le celebrità inseguono la popolarità; i dipendenti inseguono stipendi elevati; gli studenti inseguono i buoni voti; Siamo disposti a dare tutto per ottenere le cose per cui abbiamo sperato. Allo stesso tempo, impariamo anche ad osservare attentamente le reazioni degli altri, adulando qualcuno, complottando e tramando l’uno contro l’altro; a volte tradiamo anche la nostra stessa personalità e la nostra dignità per ottenere la pedina di scambio che ci permette raggiungere il nostro obiettivo. Proprio così, “Io”, che originariamente ero innocente, man mano mi sono persa…

Spesso inseguendo la fama, il profitto e il denaro senza volere

Tutti noi sospiriamo quando durante la ricerca della fama, del profitto e del denaro perdiamo la salute e il piacere, e diciamo anche con rimorso: “Se avessi saputo che avrebbe danneggiato la mia salute, avrei preferito non scegliere la fama e il profitto”. Tuttavia, in effetti, quando eravamo ancora in salute, non eravamo necessariamente soddisfatti della normale felicità. Quando vediamo gli altri che vivono nei loro palazzi e guidano auto di lusso, come possiamo rimanere indifferenti dinanzi a ciò nei nostri cuori? Di conseguenza, inseguiamo spesso la fama, il profitto e il denaro nonostante noi stessi. La fama e il profitto sono come una calamita magica, che ci costringe a correre dappertutto per loro in una maniera incontrollata. Ma alla fine, dopo aver ottenuto il denaro, la fama e il profitto, non possiamo indurre noi stessi a cercare il nostro io perduto. In realtà, ci fa allontanare sempre di più…

La parola di Dio dice: “La fama e la fortuna che una persona acquisisce nel mondo materiale danno una soddisfazione temporanea, un piacere passeggero, un falso senso di tranquillità, e fanno smarrire la strada. Così le persone, mentre si dibattono nel vasto mare dell’umanità, agognando la pace, il conforto e la tranquillità del cuore, vengono ripetutamente inghiottite dalle onde. Quando le persone devono ancora rispondere alle domande fondamentali – da dove vengono, perché sono vive, dove stanno andando eccetera –, finiscono per essere sedotte dalla fama e dalla fortuna, fuorviate e controllate da esse, irrimediabilmente smarrite. Il tempo vola; gli anni passano in un batter d’occhio; prima che una persona se ne renda conto, ha detto addio agli anni migliori della sua vita”.

Inseguendo denaro e fama tutto l’anno, pur avendo ottenuto il godimento materiale e abbagli, siamo esausti fisicamente e mentalmente, affetti da malattie e pieni di dolore. Ci sentiamo stanchi. Una volta, abbiamo tentato di scrollarceli di dosso e volevamo fermarci un momento per goderci la vista, o passeggiare in montagna con la nostra famiglia, godendoci una brezza rinfrescante, in modo da cercare la pace nei nostri cuori, o giocare con i nostri figli nel giardino per goderci una vita senza ansie o preoccupazioni. Tuttavia, il denaro e la fama stuzzicano il nostro appetito come delle esche, costringendoci sempre a cercarli involontariamente come prima, rendendoci incapaci di fermarci o arrenderci… Inconsciamente, col passare degli anni uno dopo l’altro, abbiamo perso noi stessi senza sapere dov’era il nostro io, né tanto meno come recuperarlo.

In che maniera posso riscoprire il mio io disorientato?

In qualche occasione, mentre leggevo un passaggio della parola di Dio, improvvisamente ho visto la luce e sono riuscita a comprendere appieno il mistero della vita umana, “Soltanto quando le persone raggiungono davvero questo punto si rendono conto che la prima cosa che occorre capire quando si mette piede su questa terra è da dove vengano gli esseri umani, perché siano vivi, chi governi il loro destino, chi provveda alla loro esistenza e abbia la sovranità su di essa. Queste sono le vere risorse nella vita, la base essenziale per la sopravvivenza umana, non imparare a provvedere alla propria famiglia o a conquistare la fama e la ricchezza, non imparare a distinguersi dalla massa o a vivere una vita più agiata, né tantomeno imparare a eccellere e a competere efficacemente con gli altri. Sebbene le varie capacità di sopravvivenza di cui le persone acquisiscono la padronanza durante la vita possano offrire una profusione di agi materiali, non portano mai vera pace e consolazione al cuore, bensì inducono gli individui a smarrire costantemente la direzione, ad avere difficoltà nel controllarsi, a perdere ogni opportunità di scoprire il significato della vita; e creano un sottofondo di difficoltà riguardo a come affrontare adeguatamente la morte. In questo modo, la vita delle persone è rovinata. Il Creatore tratta tutti in modo giusto, dando a ciascuno un’intera vita di opportunità per sperimentare e conoscere la Sua sovranità, eppure è soltanto quando la morte si avvicina, quando il suo spettro incombe su una persona, che essa comincia a vedere la luce, e allora è troppo tardi”. “Se si considera la vita un’opportunità per sperimentare la sovranità del Creatore e per arrivare a conoscere la Sua autorità, se la si vede come una rara occasione di compiere il proprio dovere come essere umano creato e di realizzare la propria missione, si avrà necessariamente una visione corretta dell’esistenza, si condurrà una vita beata e guidata dal Creatore, si camminerà nella Sua luce, si conoscerà la Sua sovranità, ci si sottometterà al Suo dominio, si diventerà testimoni delle Sue azioni miracolose e della Sua autorità. Inutile dirlo, una persona simile verrà necessariamente amata e accettata dal Creatore, e soltanto un individuo di questo tipo potrà avere un atteggiamento sereno verso la morte e accogliere con gioia l’ultimo momento decisivo della vita. Giobbe, ovviamente, aveva questo genere di atteggiamento verso la morte; era nella posizione di accettare felicemente l’ultimo momento decisivo dell’esistenza e, avendo portato il viaggio della sua vita a una conclusione tranquilla e completato la sua missione nell’esistenza, tornò accanto al Creatore”.

 

Originariamente provenivamo da Dio, ma Satana ci lega, ci inganna e ci seduce attraverso la fama e il profitto. Molte varietà di idee e punti di vista di Satana come “andare avanti” e “sforzarsi di essere migliori di chiunque altro” penetrano nei nostri cuori, facendoci crescere sempre più lontano da Dio. Di conseguenza, non sappiamo più quale sia la vera sembianza di un uomo, come dovremmo vivere una vita vera e come dovremmo stabilire una corretta prospettiva di vita e un sistema di valori. Inconsciamente, in questo modo le nostre vite sono rovinate. Perdiamo l’opportunità di conoscere Dio e imparare il significato della vita, in modo da non avere altro che terrore e agitazione infiniti nel momento delle nostre morti. Il Creatore che provvede alla nostra venuta nel mondo non è il Creatore che ci induce a perseguire ricchezza e godimento materiale, o lottare per la fama e il profitto, ma per sperimentare la sovranità di Dio, obbedire alle disposizioni di Dio e perseguire la conoscenza di Dio per rendere testimonianza delle Sue azioni. Questo è il viaggio della vita per il quale Dio ha provveduto per ciascuno di noi, e inoltre è la missione di ogni singola persona. Solo in questo modo possiamo vivere una vita più preziosa, significativa e legittima.

Solo Dio è la verità, la via e la vita. Solo Dio può mostrare la direzione del nostro progresso e guidarci verso la luce. Solo dopo essere venuti sotto il dominio del Creatore possiamo recuperare il nostro io perduto. Solo allora cammineremo sulla retta via della vita da uno stato di perplessità e indecisione sulla strada da percorrere!

In che maniera è possibile ritrovare il proprio io?ultima modifica: 2018-11-26T17:45:51+01:00da cartina888
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