Noi crediamo nel Signore e ci sono stati perdonati i peccati, e allora perché continuiamo a commettere peccati tanto di frequente?

Anche se siamo stati assolti dai nostri peccati tramite la nostra fede nel Signore e abbiamo i requisiti per pregare Dio e gioire della Sua grazia e delle Sue benedizioni, siamo ancora ostacolati dalla nostra natura peccatrice. Non possiamo fare a meno di peccare e di avversare Dio e siamo incapaci di districarci dal vivere nel peccato. Continuiamo a mentire e a ingannare Dio a beneficio del nostro prestigio e della nostra reputazione; in particolare quando l’opera di Dio è in contrasto con le nostre concezioni, tendiamo ad accusarLo, a giudicarLo e perfino a rinnegarLo e a volgerGli le spalle. Chiaramente l’uomo spesso pecca e avversa Dio per via della propria natura peccatrice.

Versetti biblici di riferimento:

“Difatti, io so che in me, vale a dire nella mia carne, non abita alcun bene; poiché ben trovasi in me il volere, ma il modo di compiere il bene, no” (Romani 7:18).

“Ma veggo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente, e mi rende prigione della legge del peccato che è nelle mie membra. Misero me uomo! chi mi trarrà da questo corpo di morte?” (Romani 7:23-24).

Parole di Dio attinenti:

Adamo ed Eva

Adamo ed Eva, creati da Dio in principio, erano persone sante; vale a dire, mentre erano nel giardino dell’Eden erano santi, incontaminati da ogni lordura. Erano anche fedeli a Jahvè e non sapevano nulla del tradimento di Jahvè. Questo perché non erano disturbati dall’influenza di Satana, erano privi del suo veleno ed erano i più puri di tutti gli esseri umani. Vivevano nel giardino dell’Eden, incontaminati da qualsiasi sozzura, non posseduti dalla carne e nel timore di Jahvè. Più tardi, quando furono tentati da Satana, conobbero il veleno del serpente e il desiderio di tradire Jahvè e vissero sotto l’influenza di Satana. In principio erano santi e temevano Jahvè; solo in questo modo erano umani. Più tardi, dopo che furono tentati da Satana, mangiarono il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male e vissero sotto l’influenza di Satana. Furono gradualmente corrotti da Satana e persero l’immagine originale dell’uomo.

Tratto da “Le esperienze di Pietro: la sua conoscenza del castigo e del giudizio”

Per molti anni, i pensieri sui quali gli uomini hanno fatto affidamento per la loro sopravvivenza ne hanno corroso i cuori al punto da farli diventare perfidi, codardi e spregevoli. Non solo mancano di forza di volontà e di determinazione, ma sono anche diventati avidi, arroganti e cocciuti. Manca in loro anche solo un briciolo di determinazione che vada al di là del loro io e, peggio ancora, non hanno un briciolo di coraggio per liberarsi dalle limitazioni di questi oscuri influssi. I pensieri e la vita degli uomini sono talmente corrotti che i loro punti di vista sulla fede in Dio sono rimasti insopportabilmente orribili, e persino quando parlano dei loro punti di vista sulla fede in Dio ascoltarli è insopportabile. Gli uomini sono tutti codardi, incompetenti, spregevoli e fragili. Non provano disgusto per le forze delle tenebre e non provano amore per la luce e la verità, ma al contrario fanno di tutto per espellerle.

Tratto da “Perché non vuoi essere un complemento?”

L’indole corrotta dell’uomo deriva dal fatto che Satana lo ha avvelenato e calpestato, dai danni ingenti che Satana ha inflitto al suo pensiero, alla sua moralità, al suo discernimento e alla sua ragione. È appunto perché queste realtà fondamentali dell’uomo sono state corrotte da Satana e sono totalmente diverse da come Dio le aveva create in origine, che l’uomo si oppone a Dio e non comprende la verità. Perciò, i mutamenti dell’indole umana devono incominciare dalla trasformazione del suo pensiero, del suo discernimento e della sua ragione, e ciò determinerà un cambiamento nella sua conoscenza di Dio e della verità. Chi è nato in quella che è la più profondamente corrotta tra tutte le terre è ancor più ignorante riguardo alla natura di Dio o a cosa significhi credere in Lui. Più le persone sono corrotte, meno sanno dell’esistenza di Dio e più poveri sono la loro ragione e il loro discernimento. La fonte della resistenza e della ribellione dell’uomo verso Dio è la sua corruzione a opera di Satana. Essendo l’uomo stato corrotto da Satana, la sua coscienza si è intorpidita; l’uomo è immorale, i suoi pensieri depravati e i suoi schemi mentali sono arretrati. Prima che fosse corrotto da Satana, l’uomo seguiva naturalmente Dio e obbediva alle Sue parole dopo averle udite. Era dotato per natura di una ragione e di una coscienza solide, nonché di una normale umanità. A seguito della corruzione di Satana, la ragione, la coscienza e l’umanità originarie dell’uomo si sono indebolite e sono state compromesse da Satana. Egli ha perciò perduto l’obbedienza a Dio e l’amore per Lui. La ragione dell’uomo si è fatta aberrante, la sua indole è diventata come quella di un animale e la sua insubordinazione verso Dio sempre più frequente e grave. Ciononostante, l’uomo continua a non sapere e a non riconoscere ciò e non fa altro che opporsi e ribellarsi ciecamente. L’indole dell’uomo si rivela nel modo in cui si esplicitano la sua ragione, il suo discernimento e la sua coscienza, e, dato che la sua ragione e il suo discernimento non sono sani e la sua coscienza si è estremamente intorpidita, la sua indole è ribelle a Dio.

Tratto da “Avere un’indole immutata è essere ostili a Dio”

Prima che l’uomo fosse redento erano già stati insinuati in lui molti dei veleni di Satana e, dopo millenni di corruzione satanica, in lui si è consolidata una natura che resiste a Dio. Pertanto, quando è stato redento, non è stato altro che un caso di redenzione dell’uomo pagata a caro prezzo, ma senza che la natura velenosa che alberga in lui sia stata eliminata. L’uomo contaminato a quel modo deve subire un cambiamento prima di diventare degno di servire Dio. Attraverso quest’opera di giudizio e di castigo, l’uomo arriverà a conoscere appieno la sostanza sudicia e corrotta dentro di sé e sarà in grado di cambiare completamente e di diventare puro. Solo in questo modo può essere degno di tornare davanti al trono di Dio. Tutta l’opera compiuta in questo giorno serve a fare in modo che l’uomo possa essere mondato e cambiato; attraverso il giudizio e il castigo tramite la parola, e attraverso il raffinamento, egli può mondare la propria corruzione ed essere reso puro. Anziché considerare questa fase dell’opera la fase della salvezza, sarebbe più appropriato dire che è l’opera di purificazione. In verità, questa fase è anche quella della conquista, oltre ad essere la seconda fase dell’opera di salvezza. È attraverso il giudizio e il castigo della parola che l’uomo giunge ad essere guadagnato da Dio, ed è attraverso l’uso della parola per raffinare, giudicare e svelare che vengono rivelate in tutto e per tutto le impurità, le nozioni, le motivazioni e le aspirazioni individuali che albergano nel cuore dell’uomo. Per quanto l’uomo possa essere stato redento e perdonato per i suoi peccati, si può solo ritenere che Dio non Si sia ricordato le trasgressioni dell’uomo e non lo abbia trattato in base ad esse. Tuttavia, quando l’uomo, il quale vive in un corpo fatto di carne, non è stato liberato dal peccato, può solo continuare a peccare, rivelando all’infinito la sua indole satanica corrotta. Questa è la vita che conduce, un ciclo infinito di peccato e perdono. La maggior parte degli uomini non fa che peccare durante il giorno per confessarsi la sera. In questo modo, anche se il sacrificio per il peccato è eternamente efficace per l’uomo, non sarà in grado di salvarlo dal peccato. Solo metà dell’opera di salvezza è stata portata a termine, poiché l’uomo ha ancora un’indole corrotta. […] Non è facile per l’uomo acquisire consapevolezza dei suoi peccati; egli è incapace di riconoscere la sua natura profondamente radicata, e deve fare affidamento al giudizio della parola per ottenere questo risultato. Solo così è possibile che l’uomo cambi, a poco a poco, a partire da questo momento.

Tratto da “Il mistero dell’incarnazione (4)”

Non è attraverso la guarigione della malattia e la cacciata dei demoni che l’uomo può essere pienamente salvato dai suoi peccati, né può essere reso del tutto completo dalla manifestazione dei segni e dei prodigi. L’autorità di guarire le malattie e di scacciare i demoni dà all’uomo soltanto la grazia, ma la sua carne appartiene ancora a Satana e l’indole satanica corrotta rimane ancora in lui. In altre parole, ciò che non è stato ripulito appartiene ancora al peccato e al sudiciume. Solo dopo essere stato mondato attraverso la parola egli può essere guadagnato da Dio ed essere santificato. Quando i demoni sono stati scacciati dall’uomo ed egli è stato redento, vuol dire solo che era stato strappato dalle mani di Satana e restituito a Dio. Tuttavia, senza essere mondato o trasformato da Dio, l’uomo corrotto rimane tale. In lui esistono ancora sudiciume, opposizione e insubordinazione; è ritornato a Dio solo attraverso la Sua redenzione, ma non ha la benché minima conoscenza di Dio ed è ancora capace di resisterGli e tradirLo. Prima che l’uomo fosse redento erano già stati insinuati in lui molti dei veleni di Satana e, dopo millenni di corruzione satanica, in lui si è consolidata una natura che resiste a Dio. Pertanto, quando è stato redento, non è stato altro che un caso di redenzione dell’uomo pagata a caro prezzo, ma senza che la natura velenosa che alberga in lui sia stata eliminata. L’uomo contaminato a quel modo deve subire un cambiamento prima di diventare degno di servire Dio.

Tratto da “Il mistero dell’incarnazione (4)”

I peccati dell’uomo sono stati perdonati, e ciò è accaduto grazie all’opera della crocifissione di Dio, ma l’uomo ha continuato a vivere nella vecchia, corrotta indole satanica. Stando così le cose, l’uomo doveva essere completamente salvato dalla sua corrotta indole satanica perché la sua natura peccaminosa potesse essere definitivamente estirpata per mai più rispuntare, permettendo così la trasformazione della sua indole. A tale scopo era necessario che l’uomo comprendesse il cammino della crescita nella vita, che comprendesse la via della vita e il modo per cambiare la propria indole. Inoltre era necessario che agisse in conformità a questo cammino, cosicché la sua indole potesse cambiare gradualmente ed egli potesse vivere nello splendore della luce per fare ogni cosa in conformità alla volontà di Dio, per poter scacciare la propria indole satanica corrotta e liberarsi dall’influsso satanico delle tenebre, emergendo così pienamente dal peccato. Solo allora l’uomo riceverà la salvezza completa.

Tratto da “Il mistero dell’incarnazione (4)”

Fonte: La Chiesa di Dio Onnipotente

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Noi crediamo nel Signore e ci sono stati perdonati i peccati, e allora perché continuiamo a commettere peccati tanto di frequente?ultima modifica: 2021-02-04T15:22:41+01:00da cartina888
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