Cosa vuol dire “fare il proprio dovere”?

Parole di Dio attinenti:

L’uomo che compie il suo dovere in realtà adempie tutto ciò che è intrinseco a lui, ciò che gli è possibile. È allora che il suo dovere viene realizzato. I difetti dell’uomo durante il suo servizio si riducono gradualmente col progredire dell’esperienza e col procedere della sua esperienza di giudizio; non ostacolano né influenzano il suo dovere. Coloro che smettono di servire oppure si arrendono e si tirano indietro per paura dei difetti che possono sussistere nel servizio sono i più codardi fra gli uomini. Se l’uomo non sa esprimere ciò che dovrebbe durante il servizio o conseguire ciò che gli è intrinsecamente possibile e invece indugia e agisce meccanicamente, ha perso la funzione che dovrebbe avere un essere creato. Questo genere di uomo è considerato una nullità mediocre e un inutile spreco di spazio; come può un individuo simile essere nobilitato col titolo di essere creato? Non si tratta forse di entità di corruzione che esteriormente brillano ma interiormente sono putride? […] Non vi è correlazione fra il dovere dell’uomo e l’eventualità che egli sia benedetto o maledetto. Il dovere è ciò che l’uomo è tenuto a compiere; è il suo sacrosanto dovere e non deve dipendere da ricompense, condizioni o ragioni. Soltanto questo è il compimento del suo dovere. Un uomo benedetto gode della bontà nell’essere reso perfetto dopo il giudizio. Un uomo maledetto riceve la punizione quando la sua indole rimane immutata in seguito al castigo e al giudizio, ossia non viene reso perfetto. In quanto essere creato, l’uomo dovrebbe compiere il suo dovere, fare ciò che è tenuto a fare e ciò che è in grado di fare, indipendentemente dal fatto che venga poi benedetto o maledetto. Questa è la condizione fondamentale per l’uomo, in quanto persona che ricerca Dio. Tu non devi compiere il tuo dovere solo per essere benedetto e non devi rifiutarti di agire per timore di essere maledetto. Desidero dirvi quest’unica cosa: se l’uomo è in grado di compiere il suo dovere, ciò significa che svolge ciò che è tenuto a fare. Se l’uomo non è in grado di compiere il suo dovere, questo dimostra la sua ribellione.

da “La differenza tra il ministero del Dio incarnato e il dovere dell’uomo” in La Parola appare nella carne

fare il proprio dovere

6. Dovresti fare ciò che un uomo è tenuto a fare, e portare a compimento i tuoi obblighi, adempiere alle tue responsabilità e compiere il tuo dovere. Dal momento che credi in Dio, dovresti dare il tuo contributo all’opera di Dio; se non lo fai, non sei degno di nutrirti e dissetarti della parola di Dio, e non sei degno di vivere nella casa di Dio.

da “La differenza tra il ministero del Dio incarnato e il dovere dell’uomo” in La Parola appare nella carne

Come una creatura di Dio, se desideri compiere il dovere di creatura di Dio e capire la volontà di Dio, devi comprendere l’opera di Dio, la volontà di Dio per le creature, il Suo piano di gestione e l’intero significato dell’opera che Egli compie. Coloro che non riescono a farlo non sono qualificati per essere creature di Dio! Come creatura di Dio, se non comprendi da dove sei venuto, la storia del genere umano e tutta l’opera compiuta da Dio e inoltre non comprendi come l’umanità si sia evoluta fino a oggi e chi la governi interamente non sei in grado di svolgere il tuo dovere.

da “Conoscere le tre fasi dell’opera di Dio è il percorso per conoscere Dio” in La Parola appare nella carne

Quando si parla di lavoro, l’uomo pensa che esso consista nel correre a destra e a sinistra per Dio, predicare in ogni luogo e spendersi per Dio. Questo modo di pensare, sebbene sia corretto, è troppo unilaterale; ciò che Dio chiede all’uomo non è soltanto di correre qua e là per Dio; riguarda più il ministero e l’apporto nello spirito. […] Il lavoro non si riferisce al correre a destra e a sinistra per Dio; si riferisce al fatto che la vita dell’uomo e ciò che l’uomo vive siano o meno graditi a Dio. Il lavoro si riferisce al fatto che gli uomini utilizzino la propria fedeltà a Dio e la propria conoscenza di Dio per rendere testimonianza a Dio e per rendere servizio all’uomo. Questa è la responsabilità dell’uomo e ciò che tutti gli uomini dovrebbero realizzare. In altre parole, il vostro ingresso è il vostro lavoro; ricercate il vostro ingresso durante il corso del vostro lavoro per Dio. Fare esperienza di Dio non significa solo essere in grado di nutrirsi della Sua parola; significa soprattutto, essere in grado di rendere testimonianza a Dio, servire Dio, svolgere il ministero di servizio all’uomo e rifornirlo. In questo consiste il lavoro e anche il vostro ingresso; questo è ciò che ogni uomo dovrebbe compiere. Ci sono molte persone che si concentrano solo sul viaggiare avanti e indietro per Dio e sul predicare in ogni luogo, trascurando, tuttavia, la propria esperienza personale e il proprio ingresso nella vita spirituale. Ciò fa sì che coloro che servono Dio divengano coloro che oppongono resistenza a Dio.

da “Lavoro e ingresso (2)” in La Parola appare nella carne

Il nostro dovere è ciò che Dio ci ha affidato. È ciò che Egli ci ha assegnato, predestinato e prestabilito, e ci viene affidato mediante il Suo governo. Per dirla con parole semplici, è il compito che Dio ti ha assegnato e che devi portare a termine. Dunque come facciamo a fare affidamento sulla nostra coscienza per portarlo a termine? Come facciamo a svolgerlo bene in conformità alla nostra coscienza? (Facendo del nostro meglio.) Esatto. Questa è un’espressione di ragionevolezza. Che altro? Mettici il cuore e adempi alla tua responsabilità; non essere frettoloso nel tuo lavoro. Dio ha investito molte energie in noi e ha delle aspettative su di noi. Poiché ha prestabilito che adempiamo a questa responsabilità e a questo dovere, non dobbiamo amareggiarLo, deluderLo o ferirLo. Dobbiamo essere scrupolosi e darGli una risposta perfetta e soddisfacente. Quanto a ciò che non riusciamo a realizzare, dobbiamo contare su di Lui mentre impariamo e cerchiamo da soli. Dobbiamo compiere il nostro dovere ogni giorno che Dio ci permette di vivere. Per ogni giorno in cui siamo vivi e disponibili, dobbiamo realizzare ciò che Egli ci ha affidato come la nostra missione principale, come una cosa importante e come la prima cosa nella vita. Anche se non cerchiamo la perfezione, dobbiamo farlo in tutta coscienza. Dobbiamo avere la sensazione di non dovere nulla alla nostra coscienza, di impedire a Satana di accusarci, di soddisfare Dio e non lasciare rimpianti. Quando vivi fino a quaranta, cinquanta, settanta od ottant’anni, ripensa alle cose che hai fatto quando eri giovane e ignorante; riuscirai a vedere che[a], pur essendo giovane, hai investito tutto il tuo cuore e le tue energie in qualunque cosa facessi, e che la facevi sempre in tutta coscienza, senza amareggiare, deludere o ferire Dio, e accettando sempre il Suo esame e la Sua ispezione nel tuo cuore. Quando arriva il momento di dare conto del lavoro che hai portato a termine, e una volta che avrai consegnato il foglio con le risposte, Dio lo vedrà e dirà: “Anche se il tuo lavoro non è molto soddisfacente, bensì soltanto nella media, hai fatto del tuo meglio e non hai trascurato il tuo dovere”. Questo è oppure no un esempio di come si fanno le cose in tutta coscienza?

da “Le cinque condizioni che le persone hanno prima di imboccare la retta via della fede in Dio” in Registrazione dei discorsi di Cristo

La condivisione dell’uomo:

E che cosa si intende per “compiere il proprio dovere”? Dio affida qualcosa a ognuno e ha prescrizioni per ognuno. Dal giorno in cui siete nati, Dio vi ha assegnato le doti e le capacità che avreste messo in pratica dopo essere entrati nella famiglia di Dio. Questo è un affidamento ed è il vostro dovere. Se non ricercate la verità e non vi curate della volontà di Dio, se non avete compiuto uno sforzo, questa vostra vita è fallita. Avete fallito nell’essere una persona, non avete portato a termine il vostro dovere o ciò che Dio vi ha affidato, e questa vostra incarnazione è stata vana. Se questa vita non è servita ad alcuno scopo, non siete forse arrivati qui invano? La vostra vita non è forse stata vana?

dalla condivisione del Fratello

Gli esseri umani hanno molti doveri. Si potrebbe dire che tutto ciò che devono fare, mettere in pratica, perseguire e possedere sia loro dovere. E ancor più, il dovere delle persone è ciò che Dio affida loro e ciò che esse devono portare a termine.

da “Praticare la verità e i doveri che si dovrebbero fare” in Raccolta di sermoni – Provvista per la vita

Alcune persone diranno: “Compiere i tuoi doveri significa assumerti le responsabilità che dovresti adempiere gli obblighi che dovresti nella vita della Chiesa, come diffondere il Vangelo e ricevere fratelli e sorelle: questi sono doveri da compiere”. Pensi che questa affermazione sia corretta? È molto superficiale, non tocca davvero la sostanza del problema. Allora, cosa significa, in realtà, “compiere i tuoi doveri”? Per dirla con precisione, “compiere i tuoi doveri” significa vivere l’esperienza della parola di Dio ed entrare nella realtà della verità. “Compiere i tuoi doveri” significa vivere davanti a Dio praticando la verità. Colui che compie correttamente i propri doveri davanti a Dio è qualcuno che si conforma alla Sua volontà. È qualcuno che vive nella parola di Dio, che vive davanti a Lui. Se, dopo aver creduto in Dio per molti anni, una persona non è ancora in grado di compiere regolarmente i propri doveri, sta forse vivendo veramente davanti a Dio? Per lo meno, se non compie i propri doveri, significa che non sta praticando la verità, né sta praticando la parola di Dio; quindi non è un cercatore della verità. Chiunque non compia i propri doveri non ha esperienza di vita, quindi sicuramente non è nemmeno entrato nella vita. Le persone che non compiono i propri doveri sono forse in grado di possedere la realtà della vita? Assolutamente no! Quindi, è chiaro che cosa significa effettivamente “compiere i tuoi doveri”. Significa mangiare e bere la parola di Dio, praticare e sperimentare la parola di Dio, significa praticare la verità, entrare nella realtà e vivere davanti a Dio. Questo è assolutamente vero. […] Potresti dire che tutti i doveri che compiamo sono i nostri compiti e obblighi nella parola di Dio, che sono tutti compiti che ci assumiamo mangiando e bevendo la parola di Dio e vivendo la parola di Dio. Per esempio, quando vivo un’esperienza delle parole che ho letto, ne parlo poi in riunione, rendo testimonianza a Dio con tutta la conoscenza che ho di Lui. Rendo testimonianza di tutta la grazia che Dio mi ha dato, così che tutti i nostri fratelli e sorelle possano godere di ciò e permettendo loro di ottenere un servizio, la fornitura di vita e un sostegno. Questo è rendere testimonianza a Dio, questo è esaltare Dio e compiere i propri doveri. Oltre a questo, ognuno ha i propri compiti da assumersi all’interno della Chiesa. Alcuni servono come leader, altri predicano sermoni, servono come membri, diffondono il Vangelo o provvedono all’ospitalità. Questi sono tutti compiti che le persone hanno il dovere di compiere. Si potrebbe dire che i compiti o i doveri che una persona dovrebbe accettare sono anche predeterminati e disposti da Dio. Nelle parole dei miscredenti, è la volontà del Cielo o la legge del Cielo. Non puoi andare contro di essa. Ognuno ha la sua missione dal momento in cui è nato o, come dicono i miscredenti, il suo destino, ma noi diciamo che ognuno ha la sua missione. I compiti che ognuno di noi si dovrebbe assumere all’interno della Chiesa sono affidati da Dio. È la nostra missione. Se tu non svolgessi i tuoi doveri correttamente e non riuscissi a completare la tua missione, sarebbe un peccato mostruoso. Chi sono quelle persone che non compiono mai i loro doveri all’interno della Chiesa? Potresti chiamarli “traditori di Dio”. Mangiano e bevono la parola di Dio e godono della Sua grazia, eppure Lo tradiscono. Ci sono molte persone che vedono le benedizioni di Dio nei doveri che compiono. Vedono la presenza di Dio e la guida dello Spirito Santo e, alla fine, sentono che più compiono i loro doveri, più saranno benedetti da Dio, che più compiono i loro doveri, più riceveranno l’opera dello Spirito Santo, che più compiono i loro doveri, più possono vedere la propria vita migliorare continuamente. Quindi, cosa illustrano questi fatti? Che se qualcuno è in grado di compiere fedelmente i propri doveri all’interno della casa di Dio, se è in grado di compiere i propri doveri nonostante tutte le battute d’arresto, significa che questa persona ha una coscienza e del buon senso e che riceverà la benedizione di Dio.

da “La relazione tra il fare il proprio dovere e l’essere salvati” in Sermoni e comunicazioni sull’ingresso nella vita (V)

Allora, quali doveri dovrebbe compiere ogni persona? Il dovere che ogni persona dovrebbe compiere è la verità che quella persona dovrebbe praticare, e la verità che tu dovresti praticare è il dovere che dovresti compiere, l’obbligo che dovresti adempiere. Se praticherai la verità di cui sei consapevole e che dovresti praticare, avrai adempiuto correttamente il tuo dovere. Se non pratichi la verità, allora non stai adempiendo il tuo dovere. Stai scherzando, stai ingannando Dio e stai solo facendo ciò per Dio controvoglia. Quindi, lo svolgimento dei tuoi doveri deve necessariamente essere abbinato alla verità, deve essere strettamente connesso alla verità. Devi mettere in pratica tutte le verità che comprendi e vivere la realtà della verità. Vivere la realtà della verità è una rappresentazione della vera immagine dell’uomo. Quando Dio creò l’uomo, ciò si basò su questa immagine; quindi, se vivrai l’immagine della verità, soddisferai Dio. Egli sarà contento quando ti guarderà, ti benedirà, ti darà la vita eterna, ti lascerà vivere per sempre. Ma se non vivi l’immagine della verità, non sei degno di essere chiamato “uomo”, e quando Dio ti guarderà, penserà che non hai un’aura spirituale e che non hai nulla del respiro della vita che Lui ti ha donato. Ordinerà che tali rifiuti vengano eliminati. Quindi, compiere i doveri è di per sé praticare la verità. Se non pratichi la verità mentre svolgi i tuoi compiti, non li stai davvero svolgendo. Stai solo scherzando, ingannando Dio e stai facendo ciò per Lui controvoglia. Stai solo seguendo la procedura. Quindi, se credi in Dio, dovresti vivere e mettere in pratica la verità che Egli ha donato all’umanità e, alla fine, dovresti vivere la realtà della Sua parola. Questo è compiere i tuoi doveri. […] Se, mentre svolgi i tuoi doveri, non è implicata la verità, è tutto falso, fatto controvoglia, è falso e ingannevole; stai solo seguendo le formalità, stai solo seguendo la procedura. Per compiere veramente i tuoi doveri, devi praticare la verità mentre lo fai; questo è l’unico modo per compiere i tuoi doveri secondo lo standard, questo è l’unico modo per essere veramente un uomo. Qualunque cosa tu stia facendo, ciò implica praticare la verità e, quando stai praticando la verità, stai adempiendo i tuoi compiti. Questo è il tuo obbligo e il tuo dovere; quindi devi compierlo bene. Questo è ciò che intendiamo per “praticare la verità”. Quindi, qual è la vera relazione tra compiere i tuoi doveri e praticare la verità? Sono due modi diversi di interpretare la stessa cosa. Dall’esterno, sembra che venga compiuto un dovere, ma in sostanza, è la verità che viene praticata. Quindi, se non capisci la verità quando compi i tuoi doveri, sarai in grado di eseguire correttamente il tuo lavoro? No. Prima di tutto, non avrai una chiara comprensione di cosa significhi compiere i tuoi doveri o di come compierli correttamente. Non avrai una chiara comprensione di queste cose. In secondo luogo, verrà il giorno in cui avrai una chiara comprensione, ma non riuscirai lo stesso a svolgere correttamente i tuoi doveri; saranno ugualmente pieni di errori. In quel momento, scoprirai che la tua umanità è imperfetta, che compi molti errori nelle cose che fai, che sei pieno di corruzione. In quel momento, inizierai a cercare la verità per sbarazzarti di quella corruzione e, una volta eliminatala, inizierai a svolgere i tuoi doveri in modo efficace. Una volta che ti libererai dalla corruzione e diventerai consapevole della verità, svolgerai i tuoi doveri in maniera giusta e appropriata, non solo a parole, ma anche nei fatti. Se possiederai la verità mentre compirai il tuo dovere, se non verrà espresso un singolo frammento di corruzione mentre lo compirai, nella tua prestazione saranno raggiunti i risultati fissati. Avrai anche praticato la verità fino allo standard. Questo è assolutamente vero. Quindi, ogni volta che compi i tuoi doveri, il modo in cui cerchi la verità è cruciale. Se non cerchi la verità, è garantito che lo svolgimento delle tue mansioni non sarà all’altezza dello standard.

da “Soltanto se si pratica la verità facendo il proprio dovere si otterrà la benedizione di Dio” in Sermoni e comunicazioni sull’ingresso nella vita (V)

Note a piè di pagina:

a. L’originale omette “riuscirai a vedere che”.

Fonte: La Chiesa di Dio Onnipotente

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Qual è esattamente il legame tra fare il proprio dovere e cercare la verità? Che cosa ha a che vedere lo svolgimento del proprio dovere con l’ottenimento della salvezza?

Qual è la differenza tra fare il proprio dovere e prestare servizio?

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Cosa vuol dire “fare il proprio dovere”?ultima modifica: 2019-08-11T12:24:18+02:00da cartina888
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